CASA IMPERIALE LEBANO DI LUSTRA
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Casa Imperiale Lebano di Lustra
Oggi, 19 Ottobre 2024 a Firenze è nato ufficialmente l’ordine Costantiniano di San Giorgio di Epiro e di Tessaglia, che ha come suo scopo quello di aiutare i bambini più bisognosi. L’ Ordine non ha fini di lucro, pertanto gli attacchi che già sono pervenuti dai venditori di titoli, di trippa e di birra, ci fanno ancora più forti e coesi nel perseguire i nostri intenti. Ringrazio personalmente le nuove Dame e i nuovi Cavalieri che hanno, con la loro presenza, contribuito alla nascita di questa bella realtà. Grazie al prezioso conte Enrico Baccarini di Agello. Grazie al marchese Domenico Lancioli e alla sua consorte la marchesa Pierina Severini, una splendida coppia. Grazie al marchese Andrea Tamburelli Lanzara di Pietragavina a sua moglie, la marchesa Marilena Marinanza e al loro bambino, una ottima famiglia. Grazie al marchese Massimo Paltrinieri, mio buon amico. Grazie alla carissima cugina, la contessa Concettina Soldovieri, instancabile viaggiatrice. Grazie al caro amico, marchese Antonio Toma di San Fernando. Grazie alla principessa Mariantonietta Lebano Angelo Comneno, mia amata sorella.
Tratto dall’Armoriale scritto dal Marchese-Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina in occasione del
1° Capitolo dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio di Epiro e di Tessaglia.
1° Capitolo svoltosi nella splendida cornice di Villa Oliviera località di Impruneta in Firenze.
In quanto discendente diretto di una Casa Imperiale Bizantina, Il Principe Imperiale Costantino Antonio è titolare della Fons Honorum, ed è Gran Maestro degli Ordini equestre di collazione familiare detti “Ordine Costantiniano di San Giorgio di Epiro e di Tessaglia”, “Ordine dei Santi Elena e Costantino”, “Ordine Templare di Nostra Signora di Sion”. Gran Maestro degli Ordini: Costantino Antonio Lebano Angelo Comneno.
CENNI STORICI SULLA CASATA IMPERIALE DEL CAPO DI NOME E D’ARMI LEBANO ANGELO COMNENO DI EPIRO E DI TESSAGLIA
La famiglia Lebano discende in modo diretto da Michele II Angelo Comneno. Egli ebbe come figlio primogenito Giovanni, principe di Tessaglia. Dopo aver combattuto in giovanissima età sotto le bandiere del padre, seguì la sorella Elena in Italia. In occasione del matrimonio di questa con Re Manfredi. Il 4 aprile 1252 contrasse nozze con Beatrice Ruffo, figlia di Pietro conte di Catanzaro, la quale gli portò in dote la signoria di Rocchetta sul Volturno per rogito notar Nicola di Brindisi. Da dette nozze nacque nel 1254 Bartolomeo sposo di Giulia Comneno, sua prossima parente, detta anche Lalla. Nel 1256 suo cognato Re Manfredi gli concesse il feudo di Campo Marino. Nei diplomi Manfredi chiama Giovanni Angelo-Comneno “nostro amatissimo consanguineo” è “nostro cognato beneamato”. Ma se il matrimonio di Elena era stato utile a Michele II Angelo-Comneno per fargli ottenere aiuti concreti da Manfredi nella sua guerra contro il Paleologo, in seguito però queste lotte si rilevarono pericolose per gli Angelo-Comeneno, trascinati nel terribile contrasto che si combattè tra gli Imperatori Hohenstaufens e la Chiesa Romana, lotta che dominò la storia d’Italia e di tutta l’Europa nel XIII secolo. Come è noto, i Papi chiamarono in Italia Carlo I d’Angiò, fratello del Re di Francia Luigi IX. A Santa Maria della Gradella ebbe luogo la grande battaglia tra Manfredi e Carlo. Manfredi fu vinto dalla cavalleria agli ordini di Pietro Grace de Caligay e morì, dopo essersi eroicamente battuto, “per due colpi mortali al viso, al petto”. Da quel momento cominciarono i guai per tutta la Casa degli Hohenstaufens e per quella degli Angelo-Comneno. La moglie di Manfredi, Elena o Eleonora, fu imprigionata nel Castel dell’Ovo a Napoli insieme ai quattro figli. Vì morì nel 1271, di dolore, di tormenti e fame, sapendo che ben presto anche i suoi figli l’avrebbero seguita nella tomba. Scampò alla morte solo uno dei figli di Eleonora, vale a dire la piccola Beatrice, per l’intercessione di Giovanni Angelo-Comneno, fratello di Elena o Eleonora, sfuggito all’arresto durante la prima repressione. Gli Angelo-Comneno, ormai alleati ai Paleologo, cominciavano a rappresentare un pericolo da non sottovalutare anche per gli Angiò, perciò Carlo I d’Angiò giudicò molto più prudente di non tirare troppo la corda con loro. Per questo Giovanni Angelo-Comneno usufruì di una amnistia ed entrò nei favori dell’Angiò. Giovanni sfrutto questo favorevole momento per far tirare fuori di prigione l’unica superstite dei figli di Manfredi e di Elena, cioè la già citata Beatrice. Questa fanciulla venne ricevuta e protetta da Costanza, nata dal primo matrimonio di Manfredi. Nel 1286 la giovane sposò Manfredi IV, marchese di Salluzzo. Da tale matrimonio nacquero due figli: Federico e Violante, che passò a nozze con Luchino Visconti. Da quest’ultimo matrimonio nacque Caterina, la quale, nel 1342, sposò Francesco d’Este. Giovanni Angelo-Comneno entrò nei favori di Carlo Angiò per puro calcolo. Infatti il principe Giovanni aveva ottenuto una fortissima somma di oro e di argento dai fratelli restati nei Domini del Despotato, somma che aveva passata a Carlo d’Angiò, sempre avido di denaro e tanto più bisognoso di oro e di argento dopo il salasso che la campagna per la conquista della Sicilia e dell’Italia Meridionale aveva provocato nelle sue casse. Il giorno della Pentecoste del 1272 Carlo d’Angiò per solennizzare la pacificazione del Regno di Sicilia, cinse della Cintura Militare, oltre vari personaggi, anche “l’Illustrissimo Signore Bartolomeo Angelo-Comneno”, figlio di Giovanni e Beatrice Ruffo (nato nel 1254 e sposo di Giulia Comneno). Da notare come ci narra il Cardinale De Luca nel 1729, che il titolo di “Illustrissimo” era riservato fino al 1300 ai soli pontefici, imperatori, sovrani, anche se non più regnanti, ma troviamo tale uso anche nel 1443 alla Corte del Re Alfonso di Aragona. Nel 1289 il principe Bartolomeo fondò l’Abbazia di San Benedetto a Capua, elevata da Papa Nicolò IV con bolla del 25 agosto 1289 a beneficio e patronato della Casa Angelo-Comneno, e ad “Abbatia nullius”. Con atto per notar Dionisio di Sarno del 5 ottobre 1289, il principe Bartolomeo nominò Abbate di San Benedetto di Capua il suo secondo figliuolo Benedetto, nomina confermata dalla Santa Sede. Bartolomeo morì nel 1321. Guglielmo, primogenito di Bartolomeo, nacque nel 1285 e nel 1309 venne aggregato al Seggio di Porto in Napoli; ricevette solennemente in Napoli, quale delegato e sindaco, Roberto I Re di Napoli. Nel 1325 sposò Angela Dukagina. IL 17 maggio 1326 accompagnò Walter, duca di Atene e conte di Brienne, a Firenze in rappresentanza di Carlo Senza Terra, duca di Calabria, figlio di Re Roberto I, chiamato alla Signoria di Firenze a governare la città quale “Signore nominale e Protettore”. Guglielmo morì nel 1349. Guido, figlio di Guglielmo, nacque nel 1329 e sposò una nobile donna della Casa Thopia. Fu consigliere militare di Re Carlo III di Durazzo dal quale ottenne il comando di “400 lance”. Scortò poi il Re in Ungheria, dove questi cinse la corona di Santo Stefano. Durante la lotta tra i “durazziani”, fedeli a Ladislao figlio di Re Carlo III, e gli “angioini”, fedeli a Luigi d’Angiò (al quale, approfittando dell’assenza di Carlo III dall’Italia, la regina Giovanna I aveva fatto passare la successione della corona di Napoli), il principe Guido Angelo-Comneno si schierò, con i suoi armati a fianco di Ladislao, che, vincitore, fu coronato Re a Gaeta nel 1390. Guido morì nel 1407. Angelo figlio di Guido, nacque nel 1386 e sposò Agnese Span. Nel 1435 fu segretario e uomo di fiducia della Regina Giovanna II di Napoli, che lo nominò anche Signore di Pirano. IL Mazzella, Parlando di questo Principe, scrive: “Egli gode di una grande reputazione presso la Regina Giovanna II”. Fu Signore prudente, colto e, per la sua capacità e dolcezza naturale, la regina lo nominò suo segretario dandogli molte rendite”. Più tardi, il suddetto Angelo fu segretario anche del Re Alfonso d’Aragona, dal quale ricevette la donazione di “36 once annue sulla bagliva e fiscalità di Guardia Grele, con il pagamento di una spada del valore di un oncia”. Gabriel, figlio primogenito di Angelo, nacque nel 1421 e sposò la principessa Cassandra Caravita, ricevendo in dote matrimoniale i territori di Lustra Cilento e Rocca Cilento. A Rocca Cilento esiste il Castello che fu della famiglia Sanseverino, e che divenne dimora di Gabriel. Nel Castello di Rocca Cilento nel 1449 nacque il figlio primogenito di Gabriel, Novello, che ricevette il battesimo nel Monastero di San Francesco a Lustra, e come testimoniano gli estratti delle Fonti Battesimali, al cognome Angelo Comneno venne aggiunto “Lebano”. Di fatto Novello è stato il capostipite della famiglia Lebano. Non sappiamo il motivo di questo cambio di cognome ma in uno scritto di aneddoti di famiglie napoletane del XV sec, la principessa Giuseppina Capece Minutolo ne parla definendolo “un principe amico”. Novello si unì in matrimonio con Maria Tocco, e morì il 18 novembre 1513 e venne sepolto nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Vallo della Lucania. Figlio primogenito di Novello fu Alessio Lebano, nato nel 1481. Alessio sposa Isabella Coppola figlia del conte di Sarno e di Eleonora Caracciolo, dalla quale ebbe due figli. Il figlio primogenito, Andrea, nato il 5 marzo 1507 sposò il 9 marzo 1538 Giovannotta Piccolomini, figlia di Roberto (discendente dei Papi Pio II e Pio III); Il 4 gennaio 1541 ottenne una compagnia di 300 Lance da Don Alfonso Avalos, marchese del Vasto e capo supremo dell’armata di Carlo V; mori con il grado di colonnello alla presa di Auletta. Il figlio primogenito di Andrea, Paolo Saverio nato nel 1539, permutò il 15 settembre 1571 “La Balzana” con “Castel Petruso” nel Molise (atto notar Pignatelli di Napoli in data 15 settembre 1572). Paolo Saverio, sposò il 4 ottobre 1558 Eleonora Macedonio, figlia di Giovanni Vincenzo e di donna Camilla Pappacoda, ed ebbe in dote “Ducati 10,000 sopra il nuovo imposto della seta di Calabria, che li doveva il principe di Bisignano”. Il citato Giovanni Vincenzo Macedonio, suocero del principe Paolo Saverio è sepolto in una meravigliosa tomba a Santa Maria della Nova a Napoli. Secondo la tradizione che vuole imposto ai figli il nome del nonno, ecco Andrea Lebano, Figlio di Paolo Saverio nacque il 23 agosto 1561 e si unì in matrimonio con la marchesa Lucia Pinto di San Martino, ricevendone in dote il titolo marchionale. Suo figlio primogenito, Carlo Lebano nacque il 3 febbraio 1592, sposò la baronessa Maria Antonia Sanseverino di Calvera (discendente del principe Arechi Sanseverino e dalla principessa Costanza d’Altavilla). Figlio primogenito di Carlo Lebano fu Liborio, nato il 22 aprile 1624, che fu primo duca di Rutino e Monteforte. Liborio si unì in matrimonio con la marchesa Caterina Del Mercato. Figlio primogenito di Liborio fu Filippo, nato il 22 settembre 1651, che sposò Caterina La Valletta. Poi troviamo Carlo Lebano, figlio primogenito di Filippo nato il 19 marzo 1676, che si unì in matrimonio con la principessa Mariella Capece Minutolo. Suo figlio primogenito Andrea nacque il 6 settembre 1702, e si unì in matrimonio con Maria Giuseppina Monaco di Sasso, ricevendone in dote il titolo Ducale. Figlio primogenito di Andrea fu Bartolomeo, nato il 29 agosto 1728, che sposò Sophia Mega. Figlio primogenito di Bartolomeo fù Pietro Paolo, che nacque nel 1749 a Sessa Cilento e sposò Margherita Cocco. Il figlio primogenito di Pietro Paolo fu Michele Angelo Lebano nato il 15 febbraio 1771, che sposò la principessa Ludovica Pacelli. Figlio primogenito di Michele Angelo fu Giuseppe Saverio, nato il 16 giugno 1801, che sposò Teresa Sabini. Il secondogenito di Michele Angelo, fu Filippo, nato il 15 novembre 1802 a Sessa, che si trasferì a Napoli e fu padre di Giustiniano Lebano. Figlio primogenito di Giuseppe Saverio fu Angelo Lebano nato il 5 giugno 1832, che sposò l’ultima baronessa di Casalbuono, Maria Sofia De Stefano, ricevendo in dote il titolo baronale ed il castello di Casalbuono. Figlio primogenito di Angelo fu Luigi Lebano nato il 26 maggio 1858. Luigi Lebano sposò Anna Monzo e dal loro matrimonio nacque il 18 agosto 1889 Gennaro Lebano, primogenito di 5 figli. Gennaro sposò Margherita Marino, generando diversi figli. Il figlio primogenito di Gennaro fu Costantino, nato il 21 marzo 1911. Costantino sposò Nevina Papace Priore, generando Michele Angelo Salvatore, il primogenito nato il 15 gennaio 1942. Michele Angelo Salvatore, sposò Anna Maria Vittoria Cammardella Lupo Ruffo il 10 ottobre 1970. Dal loro matrimonio, il 25 agosto 1971 nacque Costantino Antonio Lebano che attualmente è Capo di Nome e d’Armi della Casa Imperiale Lebano Angelo Comneno di Epiro e di Tessaglia. SAI Costantino Antonio Lebano Angelo Comneno-Caravita Tocco Pinto Del Mercato Pacelli Di Leo Sanseverino Lupo Ruffo De Stefano è Principe di Epiro e di Tessaglia, Principe del Peloponneso, Principe di Etolia, Principe di Acarnania, Principe di Zante, Duca di Serbia, Duca di Talassonica, Duca di Rutino, Duca di Monteforte, Duca di Sasso, Marchese di Lustra, Marchese di Sessa Cilento, Marchese di Rocca Cilento, Marchese di San Martino, Marchese di Teggiano, Arconte Paladino, Conte di Boscotrecase, Conte di Sant’Arsenio, Conte di Omignano, Conte di Altavilla Silentina, Conte di Atena Lucana, Conte di Polla, Barone di Giungano, Barone di Calvera, Barone di San Martino, Barone di Monteforte Cilento, Barone di Capaccio, Barone di Casalbuono, Barone di Caggiano, Barone di Pertosa e Muraglione, Signore di Nicea, Signore di Corfù, Signore di Durazzo, Signore di Valona, Signore di Demetra, Signore di Campo Marino, Signore delle Foreste del Cilento, Signore di Rocchetta sul Volturno, Signore di Pirano, Patrizio di Costantinopoli, Patrizio di Gerusalemme, Patrizio di Antiochia, Nobile dei Principi Caravita di Sirignano, Nobile dei Principi Capece Minutolo, Nobile dei Principi Sanseverino, Nobile dei Principi d’Altavilla, Nobile dei Principi Pacelli, Nobile dei Principi Ruffo, Nobile dei Principi Macedonio, Nobile dei Duchi Del Mercato. Inoltre è Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro di Gerusalemme, Cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Cavaliere dell’Ordine di Sant’Agata, Cavaliere di Parte Guelfa, Cavaliere dell’Ordine Capitolare della Concordia, Cavaliere di Gran Croce della Santa Croce di Georgia.
Di seguito alcune immagini del 1° Capitolo Inaugurale dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio di Epiro e di Tassaglia a Firenze, località Impruneta a Villa Castiglione.
SAI Costantino Antonio Lebano Angelo Comneno
SAI con il Re d’Arme e il Gran Cancelliere
Ordini della Casa Imperiale Lebano di Lustra
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ORDINE COSTANTINIANO DI EPIRO E DI TESSAGGLIA SU FACEBOOK https://www.facebook.com/share/14vN1fmgCZc/ Ordine Cavalleresco di collazione della Casa Imperiale Lebano Caravita di Lustra
ORDINE TEMPLARE DI NOSTRA SIGNORA DI SION SU FACEBOOK https://www.facebook.com/share/1EptXJncU3/
ORDINE DEI SANTI ELENA E COSTANTINO SU FACEBOOK https://www.facebook.com/profile.php?id=61573097092828 Ordine Cavalleresco Bizantino di collazione della casa Imperiale Lebano di Lustra Riconosciuto dal Tribunale Araldico Internazionale con sentenza 11/3 del 2017 e iscritto al ruolo di Ordine Cavalleresco Bizantino.
Con il contributo e la protezione temporale della Casa Imperiale, vede la nascita di un Ordine dedicato al mondo femminile. Nasce ufficialmente il 28 marzo 2025 il Primo Ordine Cavalleresco Femminile Italiano.
Eleonora Gozaga Nevers, Imperatrice del Sacro Romano Impero, istituì per la prima volta due Ordini Cavallereschi esclusivamente femminili: L’Ordine dei Virtuosi nel 1662 e L’Ordine della Croce Stellata nel 1668.
ORDINE CAVALLERESCO FEMMINILE DI CASSANDRA
FEMALE ORDER OF CASSANDRA CHIVALRY
“Esse Magis Quam Videri”
MISSION
L’Ordine Cavalleresco Femminile di Cassandra nasce come un Ordine di supporto alle donne in difficoltà.
E’ un‘organizzazione che si impegna a fornire aiuto e sostegno alle donne che affrontano sfide e difficoltà nella loro vita. E’ importante notare che ogni donna ha una storia ed esigenze uniche, e che il supporto e l’assistenza debbano essere personalizzati per rispondere alle sue specifiche necessità Alcune delle principali categorie a cui è rivolto sono:
1) Donne vittime di violenza
2) Donne in situazione di povertà
3) Donne rifugiate o migranti
4) Donne con disabilità
5) Donne anziane
6) Donne in carcere
7) Donne con problemi di salute mentale
Ecc. Ecc.
Alcune delle attività che l’Ordine potrebbe svolgere sono:
1) Fornire aiuto e sostegno emotivo e psicologico alle donne in difficoltà
2) Offrire assistenza legale e amministrativa alle donne che ne hanno bisogno
3) Promuovere l’educazione e la formazione professionale per aiutarle a diventare indipendenti
4) Sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni che riguardano le donne in difficoltà
5) Organizzazione di eventi e campagne di sensibizzazione
6) Creazione di centri di ascolto e sostegno per le donne
L’Ordine potrebbe collaborare anche con altre organizzazioni e istituzioni, per
raggiungere i suoi obiettivi, avvalendosi anche delle più note ONG che si occupano
di donne in difficoltà
L’Ordine è sulla piattaforma sociale di Facebook al seguente indirizzo: https://www.facebook.com/share/19En5UHset/