La Genealogia e la scienza che si occupa di accertare, costruire e documentare i legami di parentela che intercorrono tra i membri di una o più famiglie documentandone la discendenza.
La ricerca genealogica che vuole avere risultati certi e verificabili attraverso idonea documentazione, si attua attraverso un metodo specifico con diverse tappe che acquisiscono con strumenti idonei per reperire, leggere, comprendere e contestualizzare le fonti delle informazioni che si acquisiscono. L’esito delle ricerche avviene anche a mezzo di supporti informatici attraverso banche dati, supporti cartacei e informatici e/o attraverso per chi già in possesso di un albero genealogico o un grafico che rappresenta diverse generazioni e le diramazioni di un determinato ceppo famigliare con il Capo Stipite in comune (stirpe).
I rapporti di familiarità possono essere:
- di parentela: discendenti dello stesso capostipite;
- di affinità: il rapporto che si ha con i parenti del coniuge, per esempio cognato o cognata che sono considerati affini non parenti.
- attinenza: familiarità di una persona con persona di altra famiglia con un collegamento tramite matrimonio tra almeno uno dei propri membri e sono considerati attinenti, non parenti e non affini.
Tra coniugi non esiste un rapporto di parentela ma di “coniugio” (unione matrimoniale) che viene a cessare con le affinità ed attinenze allo sciogliersi del matrimonio per via giudiziaria (in caso di separazione-divorzio).
Dal punto di vista genealogico il grado di parentela si calcola nel rapporto che lega due componenti di un gruppo familiare in linea collaterale risalendo per distanza alla generazione dei soggetti in esame risalendo al capostipite comune che non viene conteggiato:
- 2° grado intercorre tra fratelli e sorelle;
- 4° grado tra i figli di fratelli e sorelle ovvero tra cugini chiamati anche cugini di primo grado:
- 6° grado tra i figli di cugini chiamati anche di secondo grado.
I gradi intermedi dispari sono tra parenti di diverso livello della scala, esempio tra zio/zia e nipote inteso come figlio o figlia del fratello o sorella – il 5° grado e inteso tra la parentela che soggetti e figli di cugino o cugina.
- 1° grado tra genitori e figli;
- 2 grado tra nonno e nipote (avo);
- 3 grado tra bisnonno e nipote (bisavolo);
- 4° grado tra trisnonno e nipote (trisavolo)
Esistono altri gradi di parentela tipo Prozio e Pronipote: il prozio è il fratello del nonno o della nonna, mentre il pronipote e il nipote del prozio. Questo è considerato un rapporto di 4° grado
Calcolo dei gradi di parentela: Tra fratelli c’è un rapporto di 2º grado. Aggiungendo due gradi per la linea diretta tra uno dei fratelli e il proprio nipote, si ottiene il 4º grado. L’articolo 77 del codice civile non riconosce il vincolo di parentela oltre il 6° grado salvo casi specifici. Oltre il 6° grado non ci sono effetti giuridici come il diritto di successione o il divieto di matrimonio tra consanguinei,
I soggetti per un ricerca genealogica sono: gli ascendenti, i discendenti, i collaterali, gli affini, gli attinenti.
Gli attinenti sono tutte le persone di una famiglia, rispetto alle persone di un’altra famiglia, a questa genealogicamente collegata mediante un vincolo matrimoniale.
Gli ascendenti sono gli antenati, ossia tutte le persone da cui un soggetto discende per via di generazione.
I discendenti sono tutti gli individui che provengono, attraverso successive generazioni, da un determinato soggetto.
I collaterali sono tutti i discendenti da un comune capostipite, esclusi quelli in linea retta.
Gli affini sono tutti i parenti del coniuge.
La ricerca genealogica prevede dei metodi. Si acquisiscono documenti con date di nascita, morte, battesimo, matrimonio e relativi nomi attraverso una ricerca negli archivi di stato civile, parrocchiali o di stato. (fonti archivistiche consultabili: Archivio centrale dello Stato, Archivio di Stato, Archivio Apostolico Vaticano, Archivi di enti pubblici e privati, Archivi comunali e parrocchiali, Archivi diocesani e Archivi familiari dove, si possono trovare ……
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